COS'E' IL WESAK: 

Ci sono sulla terra giorni speciali, giorni in cui la divinità si piega amorevole sui suoi figli e diffonde in modo particolare la Sua Benedizione, affinché ciascuno possa ricevere la sua parte di felicità. Uno di questi giorni è il Wesak, che si celebra ogni anno nella notte del Plenilunio nella costellazione del Toro.   Il  Wesak è una "Festa mobile", come la Pasqua, sia  quella  cristiana che quella ebraica; festa mobile è il "Ramadan" a  ricordo del Corano fatto discendere  sulla  Terra attraverso Il Profeta.

Per presenziare al Wesak, ogni anno in primavera, da tutto il vasto continente asiatico, migliaia di pellegrini si mettono in cammino verso  una valle segreta del sacro Monte Kailash, l'ombelico  del Mondo: per  uno dei più grandi eventi spirituali dell'anno: la grande Benedizione del Buddha.

Ormai da trent'anni, allo stesso scopo, migliaia di persone si danno appuntamento a Torino, e sono uno spettacolo bello a vedersi: giovani e anziani,  bambini e adolescenti, arrivano a frotte portando dei  fiori.  Una  volta giunti nella sala, li depongono attorno al palco,  formando una  cortina colorata e vivente. Al termine della cerimonia, all’uscita verrà loro donato un fiore a caso, portato da chissà chi, un gesto di amorevole attenzione

Dopo qualche parola di benvenuto, le luci  verranno abbassate e poi, dolcemente si lasceranno andare allo svolgersi della cerimonia ed alla meditazione guidata da Giuditta Dembech. Percorreranno  con mente e spirito i sentieri dell'Himalaya, fino all’ altopiano del monte Kailash per ricevere la  Grande Benedizione, impartita  a tutti gli esseri viventi del Pianeta.                                        

La  Tradizione  narra che cinquecento anni prima  di  Cristo,  il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell'illuminazione, divenendo così un Buddha, cioè "risvegliato".

Dopo  una vita ascetica, dedicata agli ideali  di  pace, amore e compassione, il  Buddha  muore e raggiunge  la  soglia  del Nirvana, l’equivalente del nostro Paradiso. Sulla Soglia, la Gerarchia dei Maestri l'attende per accoglierlo; varcata questa soglia, inizierà per lui il meritato riposo. Libero dal doloroso ciclo della nascita e della morte, entrerà nella luce e nella beatitudine eterna…  Ma, un attimo prima di varcare quella soglia, il Buddha si volta a  guardare in basso verso il  mondo dei viventi; li vede  tormentati  dall’infelicità dovuta alla guerra, alla fame, all'ignoranza, alla superstizione, alle malattie. Sente il grido di terrore degli animali levarsi dai  macelli,  dalle fruste,  dalle catene. Vede la sofferenza di vegetali e  minerali frantumati nel fuoco di un sacrificio senza fine e  prova compassione per tutti loro.  Il  dolore di tutte le Creature viventi  tocca  il  suo cuore  e  là,  sulla soglia della beatitudine eterna, dinanzi  alla Gerarchia della Luce, qualcosa come a nostra "Comunione dei Santi", composta da tutti i grandi Saggi, Santi,  Illuminati  e Maestri che in ogni tempo hanno guidato l'umanità.          

 Sulla soglia della Liberazione , Il Buddha si ferma e formula la  Grande Rinuncia: non varcherà  quella soglia fino a quando l'ultimo  dei viventi non l'avrà varcata prima di lui. Fino  a  quel momento rimarrà  in vigile attesa  per  aiutarli  e sostenerli,  e tornerà ogni anno sulla Terra per portar loro  la Sua amorevole benedizione....  Secondo  la tradizione, il Buddha, accompagnato  dai Grandi Maestri, torna una volta all'anno nella valle segreta sul Monte Kailash,  per benedire indistintamente  tutto ciò che vive sulla Terra, compresi i  nostri  fratelli minori, gli animali, ma anche i vegetali ed i minerali che ancora dormono nel cuore della terra. La benedizione si espande come un oceano di Luce su tutti i presenti, li carica di energia benefica, che diffonderanno ovunque per il mondo  con la loro presenza. 

Fra i suoi tanti primati, Torino ha anche quello di avere aperto le porte del Wesak al grande pubblico occidentale, mentre prima era conosciuto e celebrato da alcuni centri teosofici che si riunivano privatamente. Questo evento si è reso possibile dal 1981 grazie alla spinta evolutiva di un uomo che, in una vita semplice e schiva è stato un vero “Servitore dell'Umanità”: Antonio Amerio, sostenuto da una dolce caparbietà, capace di superare ogni  ostacolo. L’incontro è aldilà di ogni barriera di credo, razza, filosofia o  religione, poichè l’umanità intera è accomunata dagli stessi desideri e dalla stessa ricerca di Dio. Con qualunque nome lo chiamiamo, in qualunque lingua, Dio ascolta… 

Il rituale occidentale, molto semplificato, consiste nella lettura di alcune brevi preghiere provenienti da religioni e civiltà diverse, da alcuni brani particolarmente significativi sulla pace. Ciascuno accende una candela diversa dal grande cero del Wesak, simbolo di diverse religioni, collegate ad un solo Dio.

Un momento particolarmente intenso è quando i presenti intonano a gran voce le dodici OM, è una vibrazione che risuona in modo tangibile. Il "cuore" della serata è la meditazione guidata, in cui i partecipanti visualizzano la valle del Wesak sull'Himalaya e ricevono la benedizione impartita dai Maestri all'umanità. Negli  ultimi anni, è stata introdotta una  speciale preghiera per i politici ed i governanti di tutto il pianeta. E’ una Invocazione allo Spirito Santo perchè porti luce, equilibrio ed Ispirazione nei loro cuori e nelle loro menti.

Al termine tutti i partecipanti, in piedi, a braccia levate, ridistribuiscono ai quattro punti cardinali le benedizioni per il Pianeta, poi si prendono per mano e all'unisono recitano il Padre Nostro, poiché Dio è Padre di tutta l’umanità, e l'umanità con nomi diversi si rivolge a Lui chiamandolo Padre.